Per Vichinghi si intendono quelle popolazioni di guerrieri, e non solo, che hanno abitato la Penisola Scandinava e la Danimarca tra l’VIII e l’XI secolo. Sono famosi per essere stati dei conquistatori violenti e brutali, razziatori irrefrenabili identificati dai famosi elmi con le corna. Beh, non tutto quello che i dice su di loro è vero, e molte verità restano invece poco note, ad esempio il fatto che fossero grandi viaggiatori e abilissimi navigatori.
I motivi dei Viaggi vichinghi
Non è ben chiaro il motivo per cui i Vichinghi si spostassero così frequentemente. Di certo avevano grande sete di conquista, ma non era solo questo a spingerli. Si pensa che fossero soprattutto i figli più piccoli a muoversi, mentre i primogeniti ereditavano le proprietà, questo però non spiega come mai non si spingevano nell’entroterra, ma sulle coste lontane. Una ipotesi a riguardo, sembra essere la ricerca di mogli. Pare, infatti, che la popolazione fosse prevalentemente maschile, così molti erano portati a cercare delle donne altrove.
Non va comunque scartata anche l’ipotesi che i Vichinghi viaggiassero per il semplice piacere della scoperta. Certo, il loro concetto di “viaggio di piacere” è diverso dal nostro, cercavano comunque di trarre profitto da uno spostamento, soprattutto se molto lungo. Molti, infatti sono i rapporti commerciali che avevano in tutto il mondo, nati dai loro viaggi. In ogni caso si può affermare che i Vichinghi sono stati tra i primi veri viaggiatori.
Dove viaggiavano i Vichinghi
Da abili navigatori, i Vichinghi prediligevano ovviamente i viaggi per mare. Così ben presto, dalle coste della penisola scandinava e della Danimarca giunsero all’arcipelago britannico. Qui vennero instaurati rapporti commerciali con i Sassoni e con i popoli dell’Irlanda.
Dalle coste del Nord Europa raggiunsero facilmente la Francia e si insediarono anche in Russia risalendo i fiumi. Ma si spinsero anche nell’Europa del Sud. Via mare, infatti, raggiunsero la Penisola Iberica, fermandosi i Spagna, e continuando poi per lo stretto di Gibilterra, giungendo così nel Mediterraneo. Qui toccarono molte coste e esplorarono nuovi territori, tra cui l’Italia. La loro maggiore impronta, però, in questa zona la troviamo in quella che oggi è Istanbul, o, come la chiamavano i Vichinghi Miklagård, “grande città”. Non solo ebbero importanti contatti commerciali nella città, soprattutto di spezie, ma vi lavorarono anche come mercenari per l’imperatore Bizantino. Come prova della loro permanenza nella città, ci sono, tra le altre cose, dei graffiti in runico, anche se ormai quasi illeggibili.
Tra le mete più sorprendenti, però, raggiunte dai Vichinghi, troviamo di sicuro il continente americano. Poco si sa di questi loro viaggi, non è chiaro quante volte abbiamo solcato l’Oceano Atlantico da una costa all’altra, ma è certo che raggiunsero l’America intorno a 986 d.C..
Questa mappa interattiva mostra benissimo tutti gli spostamenti.
Questi sono solo gli spostamenti certificati, ma gli studiosi non escludono la possibilità che i viaggi dei Vichinghi siano stati moltissimi e in svariati altri luoghi, oltre quelli per cui abbiamo le testimonianze.
Le imbarcazioni vichinghe
I Vichinghi si spostavano su due diverse tipologie di imbarcazioni, il Knar e il Drakkar. La prima è una nave più grossa e robusta, veniva usata prevalentemente per i grandi spostamenti e trasporti. La seconda, invece, molto più piccola e agile era destinata alla guerra.
Tutti i tipi di navi erano costruite con una prua ad entrambe le estremità. In questo modo non era necessario dover ruotare la nave per poter ripartire dopo essersi fermati su una costa. Grazie a questa caratteristica, non era indispensabile per loro attraccare in un porto, una qualsiasi riva andava benissimo, così fu facile raggiungere luoghi completamente inesplorati.
Inoltre, la struttura bassa permetteva di navigare anche in acque poco profonde e la leggerezza consentiva di effettuare piccoli spostamenti via terra, ad esempio per passare da un fiume ad un altro. Altra importante caratteristica fondamentale erano i remi. Dal momento che le navi non usufruivano esclusivamente della forza del vento per spostarsi, era molto più facile effettuare piccole virate o leggeri spostamenti.
Insomma, i Vichinghi sono stati dei navigatori fenomenali che hanno sfruttato al meglio le loro grandiose capacità. Tenacia e curiosità li hanno spinti lontanissimo, sempre alla scoperta di nuove terre. Questa è la dimostrazione, a mio parere, che il desiderio di viaggiare è sempre stato innato nell’uomo.