Lasciare la propria casa per andare a vivere in un’altra città, per motivi di studio ad esempio, può essere considerato come un viaggio. Nel periodo di permanenza in un posto diverso da casa si scoprono novità, e il lungo periodo a disposizione permette di entrare nel dettaglio, di diventare quasi esperti. Credo quindi che un’esperienza del genere meriti di essere raccontata anche su un blog di viaggi, per permettere ai futuri viaggiatori/studenti di capire un po’ meglio cosa li attende. In particolare parleremo di cosa significhi vivere Padova da studente fuori sede.
Vi starete chiedendo perché proprio Padova. Beh, il nostro scopo è cercare di raccontare perlopiù esperienze vissute in prima persona. In questo caso la persona in questione è un ragazzo a noi molto caro che ci ha gentilmente rilasciato un’intervista. Sarà quindi lui a raccontarvi di com’è la vita a Padova da studente fuori sede!
Perché hai scelto proprio Padova?
“Ho scelto Padova perché l’avevo già visitata durante una gita scolastica in secondo superiore e sono rimasto affascinato da questa città. Prima di prendere la decisione definitiva, mi sono informato sulle strutture universitarie presenti sul posto. Ho scoperto così che Padova offre non solo una delle migliori università d’Italia, ma anche grandi opportunità di lavoro. Non ci ho pensato due volte quindi a fare le valigie e partire!”
Com’è stato il primo impatto con la città?
“Non nego che il primo impatto con la nuova città è stato difficoltoso, ma probabilmente lo sarebbe stato in qualsiasi altro luogo lontano da casa. Però, più passavano i giorni e più mi piaceva stare qui. Mi sono ambientato molto presto e non ho più avuto difficoltà. Padova è una città che offre tanto, dalle molte attrazioni ai mille luoghi di interesse storico e artistico. Non ci si annoia insomma.”
Come ti sei trovato con le persone del posto?
“Gli abitanti di Padova possono essere talvolta molto simpatici e gentili, come la maggior parte di quelli che ho conosciuto. Altre volte, invece, si possono incontrate persone fredde e brutalmente antipatiche, ma questo accade in qualsiasi luogo.”
Un grande pregio e un grande difetto della città.
“Un grande pregio della città è rappresentato dai numerosi servizi che mette a disposizione in uno spazio relativamente ‘stretto’. Ad esempio, la possibilità di poter girare comodamente in bici e raggiungere ogni luogo, la rende una città vivibilissima. Un difetto della città, invece, è lo smog causato dalle numerose industrie presenti.”
Cosa si può visitare a Padova?
“Tra le cose da vedere mi soffermerei su delle magnifiche chiese, come quella di Santa Giustina e quella di Sant’Antonio di Padova. Impossibile non visitare la Chiesa degli Eremitani alla quale è annessa la Cappella degli Scrovegni, dipinta internamente da Giotto. Come altre tappe consiglio Prato della Valle, una grande piazza dove potersi rilassare, e l’orto botanico, dove ci si può immergere in un ‘mare di natura’. Soprattutto al mattino, può essere molto piacevole passeggiare tra le piazze principali, come Piazza della Frutta, Piazza de’Signori e Piazza delle Erbe.”
Dove si beve lo spritz più buono?
“Lo spritz è nato proprio qui, a Padova, è quindi una delle specialità del posto e lo si può trovare in ogni angolo della città, riproposto in numerose varianti. Tra quelli che ho assaggiato, per me il più buono è stato quello del bar Bassato.”
Cosa offre la città per i ragazzi?
“Oltre ad essere una città tranquilla, Padova offre molte attrazioni per i giovani, universitari e non. Molti sono i bar nel centro storico dove si può passare una serata tranquilla, sorseggiando spritz, ovviamente! Ma non mancano anche locali notturni dove potersi divertire. Vengono spesso organizzate anche manifestazioni o eventi temporanei, come l’Oktoberfest o altri.”
Sei felice della tua scelta?
“Sì, decisamente. Se tornassi indietro la rifarei di certo. Penso di essere stato fortunato a trovare un posto così lontano in cui sono riuscito a sentirmi subito come a casa.”
Cosa puoi dirci del cibo locale?
“Ho assaggiato diversi piatti della tradizione locale e devo dire che li ho apprezzati tutti. Si tratta perlopiù di piatti elaborati ma allo stesso tempo tipici delle tradizioni casalinghe, come il baccalà mantecato alla vicentina o i bigoli, pasta tipica del posto, con ragù d’anatra.”
Ti manca il sud?
“Alcune cose della mia terra mi mancano, come la cucina o il clima, qui molto più rigido. La lontananza da casa si sente, tutto ciò a cui ero abituato, i luoghi, gli amici, ora li vedo raramente. Ma tutto questo non mi demoralizza. Sono felice della scelta che ho fatto e sono felice di esse qui adesso a vivere questa nuova avventura, che si sta rivelando sensazionale!”
Non ci resta che ringraziare il nostro caro amico e lettore che ci ha dedicato un po’ del suo tempo per raccontarci della sua esperienza. Spero che se tra voi c’è qualcuno che ha pensato allo stesso modo di trasferirsi a Padova da studente, trovi questo articolo utile e interessante!
E voi cosa avete da raccontarci sulle vostre esperienza da fuori sede?
Sono un’infermiera Siciliana e fra un anno tenterò un trasferimento a Padova. In realtà il mio compagno lui per meta’siciliano e metà Veneto, ha sempre sognato di vivere nella terra natia di suo padre e ha colto l’occasione di trasferirsi per lavoro presso l’aeroporto di Venezia. Io ho due figli, due bravi ragazzi e aspetterò che l’ anno prossimo il grande si diploma e la femminuccia finisca la scuola dell’obbligo, dopodiché comincerò a muovermi per un trasferimento anche lavorativo in quanto lavoro in una grande azienda ospedaliera di catania. Ho scelto Padova come futura città dove vivere perché mi piace, so che c’e un ottimo ospedale e sono contenta inoltre di leggere dalle opinioni che ci sono ottime scuole e università per i ragazzi. Il cambiamento mi fa un po’ paura ma voglio ricongiungere la mia famiglia, Spero di potermi inserire nel migliore dei modi, so che i veneti sono un po’ prevenuti verso i terroni ma credo fermamente che se una persona porta con se l’onesta’ l’educazione e i sani valori, tutto si può superare!
Ciao, Barbara!
Posso immaginare quanto questo cambiamento ti spaventi, in effetti è un grande salto nel buio, ma sono certa che non te ne pentirai. L’Italia è bella da cima a fondo, e non aver paura dei pregiudizi. Da quello che ho visto io e da quello che mi racconta chi del sud ormai vive lì, non è vero che le persone si fanno guidare dagli stereotipi. Ti confermo che per i ragazzi sarà un’ambiente molto favorevole, le istituzioni universitarie funzionano molto bene e di certo anche le scuole.
Spero che questa tua nuova avventura ti porti quello che desideri!
Giovanna
Mia figlia si è iscritta alla selezione estiva per il corso di laurea in biologia presso l’università di Padova. La graduatoria sarò pubblicata il 13 settembre e, se sarò tra gli ammessi, ci dovremo muovere per cercarle una stanza. Ho già messo in moto un po’ di soluzioni ma non nego che saperla così lontana, non viviamo in provincia di Frosinone, un po’ di agita. Abbiamo visitato Padova solo come turisti, la conosciamo poco ma quel poco di è bastato per innamorarcene. I miei dubbi adesso sono legati agli spazi e gli spostamenti. cercarle una stanza il più possibile vicino alla sede dell’università dove andrà a studiare sarebbe la soluzione sicuramente migliore e faremo il possibile perchè ciò accada. Certo non conoscendola a fondo non mi rendo conto delle distanze e dei tempi di percorrenza, ed anche questo è motivo di un po’ di agitazione. Bisognerò fare dei sopralluoghi e sopratutto molto in fretta perchè, se sarà ammessa, le lezioni iniziano ad inizio ottobre.