In questo articolo vi racconterò di come abbiamo vissuto Dublino in 3 giorni, ma partiamo dal principio. Due anni fa, quando ho conseguito la mia laurea triennale in lingue, Vittorio, mi ha regalato un pacchetto viaggio Wonderbox che comprendeva 2 notti in una città europea (in un altro post vi racconterò delle mie esperienze con questo genere di pacchetti). Senza troppe indecisioni abbiamo scelto Dublino come nostra meta, perché nessuno di noi c’era mai stato e ne eravamo entrambi affascinati, nonostante sapessimo poco e niente della capitale irlandese.
Il pacchetto in mio possesso offriva un solo hotel in tutta Dublino – a differenza di altre città europee per le quali la scelta era più vasta – ma non ci facciamo intimorire, cerchiamo informazioni su questo hotel, Charleville Lodge, e vedendo recensioni nella media decidiamo di prenotare, non con poche difficoltà. Spesso, quando si prenota tramite pacchetti, gli albergatori mettono a disposizione solo un numero limitato di camere, quindi risulta difficile trovare la disponibilità, ma alla fine concordiamo per 3 notti a metà novembre, aggiungendo una notte extra oltre le due del pacchetto.
PRIMO GIORNO
Partiamo in mattinata da casa per arrivare all’aeroporto di Ciampino, a Roma, e prendere in nostro volo Rayanair. Arriviamo a Dublino nel primo pomeriggio e con un taxi raggiungiamo il nostro albergo. Ci ha subito colpito l’atmosfera calda e accogliente della hall, anche se successivamente siamo stati delusi dal servizio. Al momento del check-in ci è stato riferito di non avere la colazione inclusa, al contrario di come era specificato sul nostro pacchetto, inutili le numerose lamentele sia in albergo che con il servizio clienti Wonderbox. Seconda delusione: la stanza. Estremamente piccola e poco pulita. Ma cerchiamo di vedere il lato positivo, siamo a Dublino, godiamoci il nostro viaggio!
Nonostante l’hotel non fosse vicinissimo al centro decidiamo di raggiungere a piedi la zona centrale, per goderci una bella passeggiata in questo posto nuovo per noi. La prima tappa è stata il famoso Trinity College, un complesso grande e affascinante che merita di certo di essere visitato scrupolosamente.
Successivamente decidiamo di recarci al museo delle cere, nel quale ci siamo divertiti a abbiamo trascorso un paio d’ore, vista la sua grandezza.
Usciti dal museo ci siamo diretti a Temple Bar, quartiere di Dublino famoso per la concentrazione di pub tipici, perfetto quindi per passarci le serate. Cerchiamo un pub per cenare, evitiamo quello più famoso, omonimo del quartiere, perché troppo pieno, e ci rechiamo in uno chiamato “The Old Storehouse”. Cibo perfetto, birra eccezionale e tipica musica irlandese suonata dal vivo… non potevamo chiedere di meglio!
Dopo cena, stanchi dal viaggio e dalla giornata, torniamo in hotel.
SECONDO GIORNO
Già più pratici della città, decidiamo di raggiungere il centro in autobus, che per un paio di euro a persona ci porta comodamente a destinazione. Dedichiamo la mattinata alla visita della Cattedrale di San Patrizio e di altri monumenti, come il Castello di Dublino, e a passeggiare incantati per le strade di questa meravigliosa città.

Nel pomeriggio invece decidiamo di visitare la “Guinness Storehouse”, ovvero la fabbrica-museo nella nota birra nera. Che dire… ci siamo sentiti come Charlie nella Fabbrica di Cioccolato. Un’esperienza strepitosa che consiglio vivamente a chiunque si trovi a Dublino. Non si assiste alla vera e propria lavorazione e produzione, è più che altro un viaggio con tutti e cinque i sensi tra la storia e le curiosità di questa fabbrica, che ci viene raccontato tramite immagini, dimostrazioni, suoni, odori e sapori. Infatti, in una delle stanze sarà possibile respirare i profumi dei vari ingredienti e infine assaggiare un po’ della buonissima Guinness Draught. La visita si conclude al sesto ed ultimo piano della struttura, dove sarà possibile godere di una fantastica vista sulla città dallo skybar nel quale, con il biglietto d’ingesso, si potrà avere una consumazione inclusa, scegliendo una pinta della vostra Guinness preferita!
Per saperne di più sulla Guinness Storehouse leggi l’articolo dedicato: Guinness Storehouse: esperienza da non perdere a Dublino.
Per la cena, questa volta, optiamo per quello che è il Pub più antico di Dublino: “The Brazen Head”. Posto decisamente caratteristico e ampio, composto da numerose stanze di varia grandezza, ma, purtroppo, molto affollato e sbrigativo. Qui abbiamo assaggiato una delle ricette tipiche dell’Irlanda: lo stufato alla Guinness.
TERZO GIORNO
Altro giorno trascorso a passeggiare e scoprire gli angoli della città e dedicato anche ai vari musei in essa presenti. Da quello di storia naturale a quello di arte contemporanea, tutti ad accesso libero.
Decidiamo di dare anche uno sguardo ai negozi di souvenir, con il desiderio di portare a casa tanti bei ricordi, ma allo stesso tempo scettici di trovare qualcosa di accettabile sul rapporto qualità prezzo, come accade ovunque. E invece…sorpresa! I souvenir di Dublino sono bellissimi e per niente cari! C’è una catena di negozi, chiamata Carrolls, nei quali si trova di tutto e di più a prezzi decisamente modici. È inoltre presente un sito web dove poter fare acquisti da casa (www.carrollsirishgifts.com), dando uno sguardo capirete a cosa è dovuto il mio entusiasmo!
Questa volta, per la cena decidiamo di provare il rinomato Fish&Chips. Cercando sul web e chiedendo ad amici che già erano stati a Dublino, valutiamo come migliore scelta quello che sembra essere uno dei più antichi venditori del famoso accostamento: Beshoff’s. Accompagniamo la cena, che ve lo dico a fare, con una deliziosa Guinness.
IL RITORNO
Avendo il volo nel pomeriggio, trascorriamo ancora qualche ora per le strade di Dublino, scovando monumenti e statue, come quelle di James Joyce e di Molly Malone, una donna icona della cultura dublinese, protagonista di una storia popolare.
Come ultima tappa, prima di prendere il taxi che ci avrebbe portato in aeroporto, pranziamo in un particolare locale chiamato “The Church”. Uno spettacolo! Una bellissima e grande chiesa in stile gotico ormai sconsacrata adibita a pub/ristorante. Un po’ più caro dei classici pub, ma ne vale la pena per l’unicità del posto. Abbiamo mangiato piatti caratteristici, come il salmone affumicato servito con pane nero e vari contorni, bevuto la nostra ultima pinta di Guinness e siamo ripartiti, pieni di tante cose belle da raccontare!
Se ami Dublino e l’Irlanda leggi qui come preparare una perfetta festa irlandese a casa tua!!